COVID E L’IMPATTO SULLA RIPRESA ECONOMICA MONDIALE

Il ritorno alla normalità e la ripresa economica non prima del 2022

La crisi che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, stando all’analisi mensile sullo scenario economico mondiale del Fondo Monetario Internazionale, sarà peggiore di quella finanziaria del 2008-2009.

Difatti, si ritiene che non sarà il 2021 l’anno della ripresa, a causa della seconda ondata del virus, dell’incertezza del vaccino e le difficoltà di accesso, da parte di molti paesi, alle cure.

I settori più colpiti sono il mondo dei trasporti e del turismo, mentre il settore dei servizi, a livello globale, è stato colpito di più della manifattura.

Quest’ultimo ha perso l’11,6% anno su anno nel Q1 – Q2, mentre il mondo dell’edilizia “solo” il 9,0%. Infine, a livello globale, spicca il crollo del mondo del retail e della vendita all’ingrosso, settori che hanno perso quasi il 14,6%.

Gli stati appartenenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico hanno investito per limitare l’impatto del contagio, per esempio cercando di mantenere invariati i redditi familiari.

Gli interventi della banca centrale hanno messo da parte i problemi di solvibilità in settori sotto stress con abbondante liquidità e un allentamento delle norme riguardo alla bancarotta.

Manovre che hanno evitato una crisi finanziaria globale, limitato la svalutazione del credito.

Infatti, molti settori finanziari stanno riportando un buon Q2, nonostante l’emergenza sanitaria.

Per altre informazioni, consulta il sito www.studioptf.it

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