Blocco degli sfratti, ulteriore proroga del Decreto Sostegni

Il Decreto Sostegni, in relazione alle esecuzioni dei provvedimenti di rilascio degli immobili, ha ulteriormente prorogato le scadenze relative ai provvedimenti emessi in periodo pandemico, spostando i termini al 30 Settembre e al 31 Dicembre 2021.

Tra le prime misure adottate dal Decreto Sostegni, il blocco del rilascio degli immobili in caso di accertata morosità o di assegnazione nell’ambito di procedure esecutive ha visto cambiare continuamente termine di scadenza, fino alla proroga attuale. Questa fissa ufficialmente la data di scadenza del blocco a due date specifiche:

30 Settembre 2021 per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 Febbraio 2020 al 30 Settembre 2020;
31 Dicembre 2021 per provvedimenti di rilascio adottati dal 1 Ottobre 2020 al 30 Giugno 2020.

Introdotta nel Marzo 2020 e con efficacia sino al 30 Giugno 2020, la misura del blocco degli sfratti ha poi spostato consecutivamente la data di scadenza a Settembre 2020, Dicembre 2020, fino ad arrivare al 30 Giugno 2021, l’ultimo termine noto prima delle ultime novità.
Questa volta, si è optato per l’utilizzo di una doppia proroga differenziata, che ha lo scopo di agevolare un’esecuzione progressiva dei provvedimenti di rilascio, congelati fino ad ora.

Nonostante ciò, è innegabile affermare che l’ulteriore proroga della sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili porta inevitabilmente al prolungamento di una situazione difficile per i creditori, anch’essi certamente coinvolti nella grave crisi portata dalla pandemia, eppure costretti nuovamente a sottostare a tempistiche lunghe ed incerte, che non garantiscono sicurezze.
È altresì evidente la difficoltà nell’attuare una corretta differenziazione tra coloro che sono diventati morosi a causa dell’epidemia e i debitori che, invece, risultavano già inadempienti in tempi precedenti la pandemia: una mancanza che sottolinea ulteriormente gli svantaggi di questa reiterata condotta.
In un momento così critico, ci auguriamo un adeguato bilanciamento dei provvedimenti, non più unilaterali ma volti a compensare anche le esigenze dei proprietari di immobili, attualmente obbligati a sostenere una serie di costi sociali non previsti dal loro ruolo.
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