Recupero crediti: cosa possono pignorare?

Sommario:

Cos’è un pignoramento e come incide nel recupero dei crediti?

Il recupero dei crediti di solito si risolve con approcci stragiudiziali. Tuttavia, in alcune situazioni, è necessario intraprendere azioni legali che possono portare al pignoramento.

Il pignoramento è l’atto con il quale si dà avvio all’espropriazione forzata.

Nel procedimento sono coinvolti due atti: il “precetto” e il “pignoramento”.

Una fase precedente a questi due atti è rappresentata dal decreto ingiuntivo, un titolo esecutivo che consente il successivo avvio di una procedura esecutiva. Un fattore importante da sottolineare è che per avviare il decreto ingiuntivo sono necessarie una serie di prove che accertino il diritto di credito.

Inoltre, con la riforma Cartabia del 2021, la procedura ingiuntiva è stata riformata con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle procedure processuali, puntando a una semplificazione e un’accelerazione dei tempi.

  • Il Precetto rappresenta un atto iniziale del creditore che precede il pignoramento e che dà l’avvio alla procedura esecutiva..
  • Il Pignoramento, invece, è un atto eseguito dall’ufficiale giudiziario per avviare l’espropriazione forzata, atta a garantire la soddisfazione del creditore. 

Questo atto deve essere notificato al debitore entro 90 giorni dalla notifica del precetto.

L’atto del pignoramento deve contenere il credito e una lista dettagliata dei beni da pignorare.

Deve inoltre indicare la residenza e il domicilio eletto del debitore, oltre a notificare la possibilità di sostituire i beni soggetti a pignoramento con una somma di denaro pari al credito più interessi, spese e costi di esecuzione.

Il pignoramento rappresenta l’ultima tappa di un processo complesso, volto a tutelare sia il creditore che il debitore, spesso risolvibile senza procedere ad azioni legali.

Cosa può essere soggetto a pignoramento?

Ci sono vari tipi di beni che possono essere oggetto di pignoramento:

    • Beni Immobili: Questi includono case di proprietà e fabbricati industriali.
    • Beni Mobili: Come automobili e oggetti di valore come quadri o antiquariato.
    • Conto Corrente: Le somme presenti sul conto corrente possono essere pignorate, fino all’ammontare del debito.
    • Stipendio: Nello specifico non esiste stipendio che non può essere pignorato, e l’ammontare del pignoramento è relativo a un quinto dello stipendio, fatta salva la quota di sussistenza.
    • Pensione: La pensione è pignorabile, tranne l’importo equivalente alla quota di sussistenza.
  • Mantenimento: Il pignoramento di un mantenimento è una casistica molto rara, la quota pignorata è a discrezione del giudice che valuta il caso specifico, poiché il mantenimento deve comunque garantire uno stile di vita dignitoso al debitore.

Nella gran parte dei casi, l’importo pignorato non va oltre un terzo.

Cosa non può essere soggetto a pignoramento?

Alcuni tipi di beni non possono essere soggetti a pignoramento:

  • Non sono pignorabili sussidi e pensioni di invalidità
  • Non sono pignorabili beni mobili come l’anello nuziale, biancheria, letti, tavoli e sedie
  • Non sono pignorabili i generi alimentari e i combustibili necessari per un mese di mantenimento. 
  • Non sono pignorabili gli animali da compagnia e gli animali di assistenza.

L’importanza di un’indagine sulla situazione economica e patrimoniale del debitore.

Dato ciò che può essere pignorato o meno, un‘indagine sulla situazione economica e patrimoniale del debitore assume un ruolo cruciale all’interno di una strategia di recupero crediti. 

Questa indagine fornisce informazioni sui patrimoni del debitore, consentendo di prendere decisioni informate riguardo alle azioni da intraprendere.

Per condurre un’indagine sulla situazione economica e patrimoniale, è essenziale affidarsi a una società con le adeguate certificazioni.

Se hai un credito insoluto da recuperare, noi di Studio PTF potremmo aiutarti.

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