Riforma Cartabia, più importanza all’attività stragiudiziale

La nuova riforma Cartabia avrà importanti ripercussioni sul recupero crediti, dando maggior importanza alle attività stragiudiziali e rendendo il recupero del credito più agevole in termini di costi e tempistiche.

Lo scorso 30 Giugno è entrato in vigore l’ultimo step della Riforma Cartabia, che mira a incentivare la mediazione e gli accordi stragiudiziali tra le parti attraverso diverse misure.

Con tali misure, la riforma si propone l’obiettivo di ridurre la mole di pratiche che arrivano poi alla fase giudiziale, snellendo così l’attività processuale. Si tratta di una svolta importante nel settore del recupero crediti, poiché punta a valorizzare la fase stragiudiziale e a risolvere i contenziosi attraverso un procedimento più rapido e meno costoso rispetto alla classica azione giudiziaria.

Le origini della riforma

La riforma Cartabia, così denominata in onore della magistrata Marta Cartabia, è stata concepita come risposta alle criticità del sistema giudiziario italiano, noto per la lentezza dei processi, per un’eccessiva mole di cause pendenti e in generale per la complessità procedurale.

Maggiore Efficienza Processuale

Approvata nel 2021, la Riforma Cartabia si pone l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle procedure processuali, puntando ad una semplificazione e ad un’accelerazione dei tempi. Ciò è reso possibile non solo dall’adozione di nuove tecnologie per la gestione delle pratiche giudiziarie, ma anche e soprattutto dalla riduzione delle obsolete formalità procedurali.

Tra le misure messe in atto, vi è infatti la possibilità di utilizzare l’arbitrato e la conciliazione per risolvere alcune controversie in modo più rapido ed efficiente. In questo modo, si va ad alleggerire il carico dei tribunali e si consente alle parti coinvolte di ottenere una risoluzione delle controversie in tempi più brevi e con costi ridotti.

Obbligatorietà della procedura stragiudiziale nel recupero crediti

La riforma Cartabia sancisce l’obbligatorietà dell’accordo stragiudiziale per le seguenti tipologie di soggetti:

  • i soggetti obbligati ad avere un domicilio digitale (imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni)
  • i soggetti non obbligati ma che abbiano comunque scelto di munirsi di domicilio digitale risultante nei pubblici elenchi INAD (Indice dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato), che in realtà a oggi non risulta ancora istituito.

Al fine di agevolare l’operatività delle procedure, la riforma comprende anche una modifica degli orari di notifica via PEC, che ora sono possibili durante tutta la giornata, prendendo in considerazione il momento della conferma di invio e quello della conferma di ricezione come punti di riferimento.

Incentivi al recupero crediti stragiudiziale

Per incentivare maggiormente la risoluzione stragiudiziale, la Riforma Cartabia ha definito anche degli importanti incentivi fiscali, rendendo ancora più vantaggiosa la scelta di una risoluzione delle controversie al di fuori dei tribunali.

Nello specifico, la norma prevede:

  • Esenzione di tutti gli atti, documenti e provvedimenti adottati e redatti nel corso della mediazione da tasse, imposta di bollo e spese.
  • Esenzione dal pagamento dell’imposta di registro sul verbale contenente l’accordo di mediazione nel limite di valore di 100.000 euro, altrimenti la stessa è dovuta per la parte eccedente tale importo
  • Credito di imposta corrispondente all’indennità dovuta all’organismo di mediazione per avviare la procedura, fino all’importo di 600,00 euro, in caso di accordo trovato
  • Credito di imposta corrispondente al compenso dovuto all’avvocato per la mediazione, fino all’importo di 600,00 euro, nel caso in cui sia obbligatorio procedere alla mediazione

La rivoluzione del decreto ingiuntivo

La riforma Cartabia ha introdotto alcune importanti modifiche anche al decreto ingiuntivo. Tra le novità più rilevanti vi è la possibilità di emettere un decreto ingiuntivo anche se il debitore presenta una contestazione, a patto che questa risulti manifestamente infondata. Questo cambiamento mira a velocizzare e semplificare la procedura, permettendo al creditore di ottenere rapidamente un decreto ingiuntivo in caso di contestazioni senza base valida da parte del debitore.

Tra le altre novità in merito al decreto ingiuntivo, sono da segnalare:

Abrogazione della formula esecutiva: In precedenza, per ottenere l’esecuzione immediata del decreto ingiuntivo era necessaria l’apposizione della cosiddetta formula esecutiva, ossia una formula tipica che contenesse il comando rivolto agli ufficiali giudiziari di porre in esecuzione il titolo in calce al quale la stessa veniva apposta. La mancata apposizione della formula impediva agli aventi diritto la possibilità di recuperare coattivamente il proprio credito.

Con la riforma, invece, il decreto ingiuntivo diventa immediatamente esecutivo, senza la necessità di un’altra fase processuale.

Ampliamento del decreto ingiuntivo: oltre ai classici casi di pagamento di somme di denaro, il decreto ingiuntivo può essere emesso anche per altri casi, come la consegna di beni o la prestazione di un servizio. Ciò punta a favorire un recupero crediti più rapido ed efficiente. Oltre all’evidente miglioramento delle tempistiche, tali modifiche comportano anche un’importante riduzione delle spese processuali per le parti coinvolte.

In conclusione, la riforma Cartabia rappresenta un importante sostegno per i creditori, che possono ora contare su procedure più snelle, efficaci ed incentivate per il recupero del proprio credito. In caso di mancato pagamento, sarà possibile agire con maggiore velocità ed efficacia, permettendo quindi al creditore di avere un maggiore controllo sulla situazione, senza dover subire le criticità e i rallentamenti dell’azione giudiziaria.

È importante ricordare, tuttavia, che gli effettivi vantaggi della riforma potranno vedersi solo sul lungo termine.

L’attività di Studio PTF, un’alternativa ancora più immediata ed accessibile

Con la riforma Cartabia, è possibile che le procedure di recupero crediti possano velocizzarsi: un risultato, questo, che sarà possibile confermare solo in un secondo momento. Nel frattempo, è importante considerare che esiste un’alternativa ancora più immediata ed accessibile per i creditori, ovvero l’attività di Studio PTF.

In termini di costi ed obiettivi, l’azione di Studio PTF si pone come una valida alternativa alle procedure classiche: non soltanto siamo in grado di ottimizzare al meglio i costi del tuo recupero, ma ci proponiamo di operare con l’obiettivo primario di recuperare il credito e di offrire al creditore il massimo risultato possibile.

Agiamo con professionalità, trasparenza ed etica, per raggiungere un accordo sereno ma sempre vantaggioso, che possa inoltre tutelare le relazioni commerciali e la reputazione del cliente.

Se hai un credito da recuperare, contattaci: valuteremo rapidamente il tuo caso, ideando insieme a te la migliore strategia per il recupero del tuo credito.

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