RECUPERO CREDITI, EMERGENZA COVID E CALO DI RICAVI

Secondo una ricerca Unirec le previsioni per il 2020 non sono positive: calo di volume di affari: -18%

La ricerca condotta da Unirec, l’Unione nazionale imprese a tutela del credito, che riunisce oltre l’80% delle imprese del settore, insieme all’Istituto Piepoli, prevede un calo del volume di affari che quest’anno segnerà in media -18%.

Le difficoltà delle società per il recupero e la gestione del credito sono evidenti: il 45% degli intervistati prevede ricavi in calo e solo il 27% confida in un aumento.

In media, secondo la ricerca, la diminuzione sarà quest’anno del 18%.

Le associate Unirec hanno reagito subito alla pandemia attivandosi con il lavoro da remoto.

Inoltre, recuperare le somme affidate è meno difficoltoso per debiti non ancora deteriorati, mentre è più problematico per ritardi di pagamento più significativi, come nel caso degli Npl.

Proprio l’aumento dei non permorning loans degli ultimi anni ha impresso un cambiamento significativo al mercato e ha richiesto nuove competenze.

Il mercato è entrato in una fase di consolidamento e per affrontare le nuove esigenze la strada imboccata è quella della specializzazione.

La maggior parte delle imprese si è specializzata in tipo particolari di crediti. In testa (34%) ci sono quelli finanziari, seguiti da quelli commerciali (12%) e dalla riscossione di bollette non pagate di luce e gas (10%).

I due terzi, inoltre, sono attivi su un particolare in un particolare segmento dell’attività: il 31% in quella telefonica (phone collection) e il 27% in quella a domicilio (home collection).

Proprio per la specializzazione le aziende committenti si rivolgono alle società di recupero, considerando anche la flessibilità e l’affidabilità.

Inoltre, Il 58% delle aziende di gestione del credito offre servizi aggiuntivi oltre a quello del recupero e in particolare servizi di assistenza legale, indagini economiche e finanziarie, prevenzione insolvenza.

Nel particolare contesto post Covid è necessario adottare nuovi modelli di lavoro e architetture digitali, per preservare al meglio il rapporto tra committenza e debitore.

Per altre informazioni, consulta il sito www.studioptf.it

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