EMERGENZA CORONAVIRUS: NUOVA ONDATA DI CREDITI DETERIORATI

In questo momento di instabilità, tra gli aspetti economici che destano maggiore preoccupazione c’è anche la gestione e l’accesso al credito

Quando passerà l’emergenza Covid, quale sarà la nuova normalità per il settore del credito?

Nel 2019 sono state gestite circa 37,7 milioni di pratiche in conto terzi, con un calo di 1 milione di posizioni sul 2018 (-2,8%), ma registrando una migliore performace di recupero, con un aumento del 3,7% di pratiche recuperate che sono passate dai 12,4 milioni del 2018 ai 12,8 milioni del 2019.

Inoltre, c’è stato un significativo aumento dell’importo dei crediti affidati che ha raggiunto quota 18,6 miliardi di euro (+22,6%), portando il valore complessivo a superare i 100 miliardi di euro.

Gli impatti del Covid sul credito e prospettive future

Il blocco forzato dovuto alla pandemia da Covid-19, ha portato un aumento del +25% di affidi totali, se confrontati con il mese di marzo 2019, ma il recuperato ha registrato un -24,59%. Cali importanti si evidenziano anche per quanto riguarda i valori delle pratiche affidate (-8,42%) e recuperate (-26,40%).

Sarà quindi opportuno optare per uno studio del singolo debitore, senza previsioni generalizzate, che porterà i gestori del credito ad azioni sempre più tailor-made.

Allo stesso modo, anche la valutazione dei clienti in fase di acquisizione ha subìto una sospensione: al momento di raccogliere i dettagli delle aziende in maggiore o minore difficoltà, la sfida sarà interpretare le tabelle di performance e ricalibrare le valutazioni di rischio nei nuovi processi di gestione del credito.

Oltre all’importanza della valutazione dei diversi clienti, il monitoraggio costante del rischio di credito nel medio termine è fondamentale. L’obiettivo è una sensibilizzazione generale nei confronti del debitore, con una speciale attenzione alla contrattualistica di vendita.

Inoltre, la necessità di isolarsi per tutelare la propria salute e la sicurezza altrui ha cambiato anche le policy di recupero del credito e i rapporti con i debitori, senza intaccare la realizzabilità degli obiettivi. Lo smart-working ha accentuato l’importanza della consulenza in un momento di crisi che diventa fattore comune sia per i gestori del credito sia per le aziende.

Sulla base di un cambiamento imprevedibile, rimarrà in piedi chi saprà essere flessibile, lungimirante e resiliente.

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