Recupero crediti: sequestro conservativo su conti bancari
Istituita la procedura del sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale.
Per facilitare il recupero dei crediti civili e commerciali in tutta l’Europa, si è pensato ad una procedura d’urgenza. Attraverso la medesima, sarà possibile procedere al sequestro delle somme detenute sui conti correnti dei debitori situati in un altro Stato, purché all’interno dell’Unione Europea.
Il creditore, infatti, potrà seguire una procedura diversa dal processo ordinario. Potrà rivolgersi al giudice del proprio Stato per ottenere l’emissione di un’ordinanza europea, in modo da bloccare i conti correnti presenti in qualsiasi Paese dell’Unione, per soddisfare il credito.
Questa ordinanza viene emessa in via cautelare, preliminarmente all’avvio della causa di merito.
L’iter che ha portato alla modifica della procedura di recupero crediti si base sul decreto legislativo emesso ai sensi dell’art. 5 della legge 4 ottobre 2019, n. 117.
Esso, è stato già approvato dal Consiglio dei ministri e attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari.
L’Italia è in netto ritardo nell’attuazione della normativa europea dettata dal Regolamento UE n. 655/2014, che avrebbe consentito già da tempo l’accesso a questa procedura.
Con la nuova ordinanza europea, il creditore, per soddisfare la propria pretesa, potrà avvalersi del sequestro conservativo delle somme depositate sui conti correnti del debitore.
La ricerca delle informazioni dei conti correnti del debitore sarà svolta con modalità telematiche. Essa, dovrà essere richiesta al giudice del Tribunale competente a provvedere in relazione al luogo in cui il debitore ha residenza, domicilio, dimora o sede. Il debitore, da canto suo, potrà difendersi con le regole ordinarie previste per l‘opposizione ai provvedimenti cautelari.
Per altre informazioni, consulta il sito www.studioptf.it